Benvenuti
«L’analisi informatica di testi filosofici, la creazione di database,
ipertesti o edizioni elettroniche non costituiscono più unicamente una
ricerca di frontiera, ma sono da molti anni una risorsa preziosa per gli
studi umanistici. Ora, non si tratta di richiedere alle macchine un
ulteriore sforzo per comprendere il linguaggio umano, quanto piuttosto
di perfezionare gli strumenti affinché esse possano essere a tutti gli
effetti collaboratori di ricerca.»
[...]
«L’esempio
che consentirà di sperimentare questo nuovo approccio metodologico
interessa uno dei passaggi più decisivi della storia della filosofia
medievale. Si andrà, infatti, a considerare la ricezione del De anima di Aristotele nelle teorie dell’intelletto del XIII secolo e in modo specifico il valore attribuito alla nozione di nobilitas,
carattere che il filosofo greco conferisce all’intelletto agente (430a
18-19), il cui significato interroga profondamente i maestri
medievali. Il vocabolo, secondo le sue differenti flessioni,
costituirà una keyword-in-context per l’elaborazione e l’ordinamento
dei testi, digitalizzati e raccolti in un database comprendente il testo greco del De anima, le sue differenti traduzioni latine e alcune opere del XIII secolo che vi si riferiscono direttamente (quaestiones e commentarii).»